In Europa, almeno 120 milioni di persone soffrono di qualche forma di reumatismo. E con questo numero ci si riferisce solamente ai casi noti. Non tutti coloro che soffrono di disturbi reumatici si recano da un medico, secondo i dati di Eurekalert, una piattaforma informativa che opera nel campo della scienza e della salute. I reumatismi possono manifestarsi a qualsiasi età, ma sono più frequenti al di sotto dei 65 anni. Ben 1 persona su 2 che soffre di reumatismi ha tra i 40 e i 65 anni. I tipi più noti di reumatismi sono l’artrosi, la fibromialgia, la gotta e l’osteoporosi. Ma cosa sono esattamente i reumatismi e quali sono i trattamenti disponibili?
Con la parola “reumatismi” non ci si riferisce ad una malattia a sé stante. Si tratta infatti di un termine collettivo che accomuna più di 100 diversi tipi di disturbi. I reumatismi possono svilupparsi in articolazioni, muscoli, tendini, ossa e organi (come la pelle). Laddove un tipo può colpire la cartilagine delle articolazioni, l’altro può provocare l’infiammazione dei muscoli. Sebbene le malattie reumatiche possano differire molto l’una dall’altra, la maggior parte di esse arreca gli stessi disturbi: dolore, rigidità e affaticamento. Nonostante ricerche approfondite e varie opzioni di trattamento, una cura definitiva non è ancora possibile. Pertanto, diversi ricercatori, università e fondazioni si stanno adoperando nella ricerca di trattamenti più efficaci e un’eventuale cura delle diverse malattie reumatiche.
Poiché i reumatismi possono colpire tutte le parti del corpo impegnate nei movimenti, questi possono verificarsi anche nei muscoli. Quando i reumatismi colpiscono i muscoli parliamo di malattia muscolare. La miosite è un esempio di malattia reumatica che viene a sua volta vista come una malattia muscolare. A causa di un’alterata risposta immunitaria, il corpo attacca il proprio tessuto muscolare. Ciò provoca infiammazioni e il graduale indebolimento dei muscoli. Assieme a questi ultimi, diverse malattie reumatiche possono colpire altre parti del corpo. Tuttavia, in alcuni casi, può anche accadere che non venga colpito nessun muscolo. Per questo motivo, i reumatismi non sono sempre visti come una malattia muscolare.
Le malattie reumatiche possono essere suddivise in categorie. Le categorie ben note sono l’osteoartrite, i reumatismi infiammatori e i reumatismi dei tessuti molli. Oltre alle malattie reumatiche che rientrano in questa categoria, esistono altri tipi di reumatismi. Come la gotta, dove un problema metabolico provoca l’infiammazione delle articolazioni e osteoporosi, riducendo la massa ossea.
In questa condizione, la qualità della cartilagine di un’articolazione peggiora, causando il deterioramento dell’articolazione e delle ossa circostanti. L’artrosi può verificarsi in tutte le articolazioni del corpo. Le aree più comuni sono le ginocchia e i fianchi.
I reumatismi infiammatori sono una malattia autoimmune. Le cellule del sistema immunitario attaccano le cellule sane del corpo, causando infiammazioni. Ciò può verificarsi nelle articolazioni o nei muscoli, ma anche nel resto del corpo. Le forme più comuni sono la polimialgia reumatica (dolore muscolare e rigidità) e l’artrite reumatoide (infiammazione delle articolazioni).
Questa forma di reumatismi provoca problemi ai tessuti molli del corpo. Con questo termine ci si riferisce a capsule articolari, borse, legamenti, tendini e muscoli: tutti i tessuti sottocutanei, ad eccezione delle ossa e degli organi. Il disturbo più noto è la fibromialgia. I sintomi di questa forma di reumatismo dei tessuti molli includono dolore e rigidità, sia dei muscoli che del tessuto connettivo.
Poiché sono molte le condizioni a cui ci si riferisce con il termine “reumatismi”, l’elenco dei sintomi che possono essere causati dai reumatismi è a sua volta molto ampio. I reumatismi alle mani possono avere sintomi diversi rispetto ai reumatismi al ginocchio. Tuttavia, ci sono una serie di disturbi che si verificano in quasi tutti i tipi di reumatismi. La maggior parte delle persone avverte dolore, rigidità dei muscoli o delle articolazioni, affaticamento e difficoltà di movimento. Anche articolazioni dolorose e infiammate sono comuni se si soffre di reumatismi.
Secondo una ricerca di Medscape, le donne con reumatismi sperimentano spesso disturbi più numerosi e più gravi rispetto agli uomini. Non solo i sintomi, ma anche il decorso della malattia e gli effetti collaterali dei trattamenti sono vissuti in modo diverso dalle donne. Perché sia così non è ancora chiaro.
Per sapere con certezza se si tratta di reumatismi o di un altro tipo di disturbo, è importante consultare un medico. Tuttavia, esistono dei sintomi specifici che indicano la presenza di reumatismi. Dolore muscolare e rigidità, dolore durante il movimento, perdita di forza e gonfiore possono essere sintomi di reumatismi precoci. In una fase successiva, i reumatismi possono anche causare dolore e deformazione delle ossa. Solo attraverso una visita da un medico generico o da uno specialista si può stabilire con certezza se si tratta di reumatismi o di un’altra patologia.[H2] La causa dei reumatismiPoiché con il termine “reumatismi” ci si riferisce a diversi disturbi, sono note altrettante diverse cause. In alcuni casi, i reumatismi possono essere il risultato del sovraccarico di un’articolazione o di un movimento ripetuto troppo spesso. Anche altre patologie possono rappresentare una causa: la gotta può, ad esempio, in fase avanzata, causare artrosi. Altre cause dei reumatismi sono predisposizione ereditaria, fumo, (vecchi) infortuni, virus, funghi e batteri. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la causa dei reumatismi è ancora sconosciuta.
Le malattie reumatiche sono croniche, perciò incurabili. Il trattamento dei reumatismi è quindi principalmente finalizzato a combattere il dolore e ad imparare ad affrontare i sintomi della malattia. Prima di iniziare la terapia, è importante determinare quale forma di reumatismo si andrà a trattare. Ciò è già possibile dal medico di famiglia, ma a volte è necessario visitare un reumatologo, uno specialista nel campo delle malattie reumatiche. La diagnosi viene fatta sulla base dei sintomi ed eventualmente di una radiografia. A volte possono essere necessarie anche delle analisi del sangue: in questo modo, i reumatismi infiammatori possono essere rilevati facilmente.Una volta diagnosticata la natura dei reumatismi, viene valutato quello che può essere il trattamento migliore. Le persone con reumatismi hanno spesso a che fare con diversi professionisti. Il reumatologo è di solito la figura principale. Se necessario, il reumatologo si rivolgerà ad altri specialisti, come un fisioterapista o un kinesiterapista. Anche l’uso di farmaci e l’eventuale intervento chirurgico (soprattutto in caso di artrosi) possono far parte del trattamento.
L’esercizio fisico regolare è essenziale nel trattamento dei reumatismi. Questo assicura infatti che i muscoli rimangano forti e le articolazioni flessibili. Dolore e rigidità possono essere di conseguenza ridotti. Il consiglio è quello di tener conto dei propri limiti e possibilità, sviluppando con calma i vari movimenti. Brevi passeggiate o uscite in bicicletta sono buone forme di esercizio, ma ciò non deve sempre significare “fare sport”. Anche le faccende domestiche vengono considerate come attività fisica. Un fisioterapista o un kinesiterapista possono aiutarti a scegliere una forma di esercizio adeguata e a svilupparla.
Nel trattamento dei reumatismi sono spesso usati farmaci. Sebbene non possano curarli del tutto, possono ridurre alcuni dei disturbi. Non esiste inoltre un medicinale che funzioni contro tutti i tipi di reumatismi. Il reumatologo deciderà quali farmaci prescrivere in base a vari fattori, come il tipo di reumatismo e i sintomi di cui si soffre. Medicinali comunemente utilizzati sono gli antidolorifici e i farmaci immunosoppressori. Gli immunosoppressori assicurano la soppressione della risposta immunitaria e la riduzione delle infiammazioni articolari. Ma anche antinfiammatori, ormoni e farmaci biologici (derivanti da animali, piante, funghi o batteri) vengono utilizzati nel trattamento dei reumatismi.
Quando i reumatismi colpiscono le articolazioni e i diversi trattamenti non hanno alcun effetto, potrebbe essere necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico. Il fatto che un medico raccomandi un’operazione dipende, tra l’altro, dalla quantità di dolore, dalla mobilità dell’articolazione e dalle condizioni fisiche del paziente. Il recupero richiede spesso più tempo durante la vecchiaia e in cattive condizioni fisiche. Il rischio di complicanze è inoltre maggiore. I medici tengono quindi conto anche dei rischi associati ad un eventuale intervento chirurgico, come l’infezione della ferita, sanguinamento, scarsa cicatrizzazione e trombosi.
L’intervento chirurgico può essere finalizzato alla pulizia di un’articolazione. Tale operazione viene anche chiamata sinoviectomia. È anche possibile una laparoscopia esplorativa, grazie alla quale vengono rimossi pezzi di cartilagine. Se la cartilagine è molto danneggiata, l’articolazione potrebbe bloccarsi. Ciò allevia il dolore, ma allo stesso tempo impedisce all’articolazione di muoversi. Se i reumatismi hanno colpito l’articolazione in modo tale da provocare la scomparsa quasi completa della cartilagine, è possibile installare un’articolazione artificiale (protesi). L’articolazione viene quindi sostituita. Una protesi ha una durata di 15-20 anni. Questo tipo di intervento non è quindi da preferirsi.
I reumatismi possono limitare la vita quotidiana. Ad esempio, le persone che soffrono di reumatismi hanno spesso difficoltà a camminare, nel salire le scale e nelle faccende domestiche. Dispositivi e aggiustamenti vari possono rendere la vita molto più semplice. Soprattutto per gli anziani con reumatismi, alcuni strumenti possono rivelarsi fondamentali. Se, oltre alla malattia reumatica, si soffre anche di disturbi della vecchiaia, si può comunque continuare a vivere autonomamente in casa. Si pensi ad una staffa da parete vicino al water per alzarsi più facilmente e ad un deambulatore per poter continuare a camminare in autonomia. Quando salire le scale richiede fatica o provoca dolore, un montascale è la soluzione.
A tutt’oggi sono state eseguite poche ricerche su larga scala sulla correlazione tra reumatismi e alimentazione. Di conseguenza, non si può affermare con certezza se determinati alimenti possano aggravare o migliorare i disturbi reumatici. È consigliabile provare una dieta solo in consultazione con un dietologo. È infatti fondamentale assumere abbastanza nutrienti.A tutt’oggi sono state eseguite poche ricerche su larga scala sulla correlazione tra reumatismi e alimentazione. Di conseguenza, non si può affermare con certezza se determinati alimenti possano aggravare o migliorare i disturbi reumatici. È consigliabile provare una dieta solo in consultazione con un dietologo. È infatti fondamentale assumere abbastanza nutrienti.
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