Avete già ricevuto la nostra brochure?
"*" indica i campi obbligatori
Il ginocchio è l’articolazione più complessa del corpo umano, è un’articolazione a cerniera. Normalmente un tale giunto può muoversi in una sola direzione: flessione e allungamento. Ma per il ginocchio è un po’ diverso perché può anche ruotare. Durante la rotazione, i dischi di cartilagine a forma di coppa all’estremità dell’osso della tibia (la parte inferiore della gamba) tengono in posizione l’osso della coscia (la parte superiore della gamba). Ma cosa succede quando la cartilagine si deteriora a causa dell’artrosi al ginocchio?
Quando la cartilagine del ginocchio si deteriora, muovere il ginocchio è doloroso. La cartilagine sana collega le ossa senza che queste entrino in contatto diretto. Se lo fanno, provocano dolore e si danneggiano a vicenda. Il contatto con la cartilagine non fa male perché non ci sono nervi o vasi sanguigni che attraversano il tessuto. Nemmeno le ossa danneggiano la cartilagine. Questo perché la cartilagine è in qualche modo flessibile, consentendo alla forma di adattarsi. Il fatto che non ci siano nervi o vasi sanguigni che la attraversano ha anche uno svantaggio: la cartilagine non può rigenerarsi. Il flusso di sangue è necessario per il recupero dei tessuti del corpo. È quindi importante prevenire i danni.
In caso di artrosi del ginocchio, la cartilagine è danneggiata: si presenta sottile e irregolare. La cartilagine, invece, dovrebbe essere spessa e liscia, in modo che le ossa si muovano agevolmente le une con le altre. La cartilagine del ginocchio assicura un movimento fluido tra l’osso della tibia e l’osso della coscia. La tibia e il femore rimangono uniti dalla capsula articolare, che è piena di liquido sinoviale. All’interno di quella capsula c’è una membrana mucosa. L’artrosi del ginocchio a volte causa un’infiammazione di questa mucosa, il che comporta un gonfiore al ginocchio. Secondo una ricerca, più di 300 milioni di persone nel mondo soffrono di artrosi al ginocchio.
La cartilagine danneggiata nel ginocchio causa dolore e rigidità. Nei punti in cui la cartilagine è sottile, le ossa della tibia e del femore possono toccarsi. In molti casi questo rende il movimento molto sgradevole e difficile. Lo sforzo, come salire le scale, aggrava il dolore. Ma anche dopo essere stati seduti per troppo tempo, il ginocchio può risultare rigido e doloroso. In caso di artrosi del ginocchio, possono sorgere infiammazioni e accumuli di liquido che rendono difficile piegarsi e stirarsi. I sintomi dell’artrosi al ginocchio possono essere più sopportabili in alcuni giorni piuttosto che in altri. A volte, ad esempio, l’articolazione è talmente rigida o piena di liquido che il ginocchio non può più piegarsi completamente ed è molto doloroso.
Nell’artrosi del ginocchio, non è solo la cartilagine ad essere danneggiata, anche l’osso potrebbe deformarsi. In qualsiasi forma di artrosi, il nuovo osso può crescere nelle aree in cui la cartilagine è molto sottile. L’osso si ingrandisce per distribuire il carico su un’area più grande. Si sviluppano quindi noduli visibili e palpabili chiamati osteofiti, che crescono principalmente sui bordi dell’osso e spingono contro la parete della capsula articolare. Ciò provoca spesso una sensazione spiacevole e dolorosa.
L’artrosi del ginocchio non ha una causa ben definita e la ricerca è ancora in corso. Di certo si sa che sono diversi i fattori che ne aumentano il rischio. Per esempio, si sa che l’artrosi del ginocchio è ereditaria: i genitori possono trasmetterla ai loro figli. Sappiamo anche che l’idea che l’artrosi sia principalmente una malattia della vecchiaia non è del tutto corretta. Negli Stati Uniti, due terzi di tutti gli individui affetti da questa patologia sono più giovani di 65 anni. Ciò che è chiaro è che più invecchiamo, maggiore è il rischio di soffrirne. Inoltre, le donne hanno più probabilità di sviluppare l’artrosi rispetto agli uomini, così come le persone in sovrappeso o che svolgono un lavoro fisico pesante. Quando l’artrosi al ginocchio è causata da questi fattori indiretti, la chiamiamo artrosi primaria. È invece secondaria se c’è una causa di fondo. Per esempio, una lesione o un incidente in passato, o un’errata posizione congenita delle gambe.
Esistono diversi approcci per ridurre i sintomi dell’artrosi del ginocchio, ma una vera e propria cura non esiste ancora. Se viene diagnosticata l’artrosi al ginocchio, il consiglio è di mantenersi di più in movimento in quanto ciò mantiene l’articolazione flessibile. Inoltre, alle persone in sovrappeso si consiglia vivamente di raggiungere un peso sano poiché l’eccesso di peso grava sul ginocchio. I soggetti che svolgono lavori pesanti o sport faticosi dovrebbero sovraccaricare il ginocchio il meno possibile. Camminare, andare in bicicletta e nuotare sono buone forme di esercizio perché non causano colpi al ginocchio, mentre durante una corsa, il ginocchio deve assorbire il peso del corpo ad ogni passo. Se è difficile esercitarsi adeguatamente e in modo controllato da soli, la fisioterapia può aiutare. Il terapista può prescrivere esercizi specifici per l’artrosi del ginocchio e fornire una guida su come eseguirli. La Osteoarthritis Foundation di Atlanta fornisce alcuni esempi di esercizi per il ginocchio in caso di artrosi. Gli esercizi, soprattutto all’inizio, potrebbero risultare un po’ spiacevoli, ma qualora dovessero diventare molto dolorosi, bisognerà interrompere la sessione di esercizi.
Ovviamente può anche succedere che il ginocchio sia troppo doloroso per fare esercizi. In questo caso ci sono a disposizione vari antidolorifici. Dal paracetamolo ai farmaci antinfiammatori FANS come ibuprofene, naxproxen o diclofenac. I FANS sono disponibili in forma di pillola o di gel da applicare sul ginocchio. Quando il dolore è acuto, degli antidolorifici più potenti possono aiutare ad alleviarlo. Questi sono disponibili solo su prescrizione. Un’altra soluzione per ridurre il dolore dell’artrosi del ginocchio è una ginocchiera. Questa infatti sostiene il ginocchio rendendolo meno soggetto a un utilizzo eccessivo. Ne esistono di varie tipologie. Una ginocchiera a compressione è destinata all’artrosi iniziale, mentre una ginocchiera correttiva è pensata per uno stadio più avanzato.
Se il dolore al ginocchio non va via, o va via a malapena, si può ricorrere a un intervento chirurgico. Si tratta di un’operazione radicale per il trattamento dell’artrosi del ginocchio, in cui l’intera articolazione viene sostituita da un ginocchio artificiale. La riabilitazione per questo intervento richiede circa 6 settimane. Successivamente, il dolore al ginocchio può diminuire lentamente con gli anni. Il recupero completo richiede in media sei mesi. Sfortunatamente, l’operazione non garantisce la scomparsa del dolore al ginocchio e persiste un piccolo rischio di complicazioni. Il resto del corpo infatti può rigettare il ginocchio artificiale o la ferita può infettarsi.
Di più al riguardo salute
