Vivere a casa il più a lungo possibile. Per alcuni è possibile, con o senza ausili. Per altri, non esiste altra scelta che trasferirsi in una casa di riposo. Tuttavia, gran parte degli anziani preferisce rimanere a casa il più a lungo possibile, anche nei casi in cui patologie croniche lo rendono più difficile. Otolift Montascale ha quindi chiesto ai clienti perché avrebbero preferito non traslocare.
La stragrande maggioranza (76%) degli over 55 e 75 non intende trasferirsi. Tra gli over 55, il 20,8% dichiara di non voler mai (o mai più) cambiare casa. La percentuale tra gli over 75 è leggermente più alta: il 21,3%. Le risposte rivelano un fatto incontrovertibile: per la maggior parte delle persone, il controllo sulla propria indipendenza è la cosa più importante. Ben il 35% degli intervistati afferma che questo è il motivo principale per continuare a vivere in casa. Per il 23,9% è importante vivere in un bel quartiere, mentre il 22,1% è legato ai tanti bei ricordi della vita in quella casa. La ricerca mostra anche chiaramente che la maggior parte delle persone ha più di un motivo per rimanere a casa il più a lungo possibile: Particolarmente importanti sono la vita indipendente, il piacevole vicinato e i bei ricordi legati alla casa.
Inoltre, sembra non fare molta differenza da quanto tempo gli intervistati abitino nella loro casa. Tra le persone che hanno vissuto nella stessa casa dal 1940 al 1960, l’84,6% non intende trasferirsi. La percentuale è di poco inferiore tra le persone che vivono nella propria casa da 60 a 40 anni, da 40 a 20 anni o meno: circa l’80% non pensa di trasferirsi.
La volontà di continuare a vivere in casa ha a che fare con l’attaccamento e la connessione emotiva, sia con la casa che con l’ambiente. Secondo la ricerca, vivere in modo indipendente a casa e relazionarsi con il vicinato assicura che la propria identità venga preservata. Dalla ricerca emerge anche il grande valore attribuito alla casa e al quartiere. Ma cosa rende piacevole un quartiere? E la risposta è la stessa tra gli anziani e tra le altre fasce d’età? Un quartiere in cui invecchiare in modo sano e sereno è accessibile e sociale. Panchine sufficienti, un quartiere pulito e verde, attraversamenti sicuri e una buona gamma di servizi medici e negozi lo rendono vivibile. In un quartiere vivibile le relazioni tra vicini sono amichevoli, vengono organizzate varie attività e le informazioni sul quartiere sono disponibili online e offline.
Una ricerca di Otolift Montascale mostra che le donne attribuiscono più valore a un quartiere piacevole rispetto agli uomini. Alla domanda sul perché le persone preferiscono non trasferirsi, il 49% delle risposte ha menzionato il quartiere. La percentuale tra gli uomini è leggermente inferiore: il 40%. È chiaro che più invecchiamo, meno vogliamo lasciarci alle spalle il nostro bel quartiere. Soprattutto le donne dai 75 anni in poi preferiscono rimanere il più a lungo possibile in un ambiente familiare.
Un altro dei primi tre motivi ha a che fare con i bei ricordi legati alla casa. Aver costruito o ristrutturato la casa stessa, la vita in famiglia, la nascita dei bambini: questi tipi di ricordi emergono spesso dalle risposte. I ricordi hanno un ruolo importante per il proprio benessere, afferma Charlotte van Schie nella sua tesi “Conosci te stesso, conosci l’altro”. Rivivere ricordi piacevoli aumenta il buonumore e migliora il modo in cui una persona percepisce se stessa. I ricordi positivi hanno a che fare con tutti i cinque sensi. Naturalmente, i ricordi della vita trascorsa in una casa possono essere rivissuti in modo più nitido se ci si abita ancora.
La ricerca di Otolift, come altre indagini simili, mostra chiaramente che esiste più di un motivo per rimanere nella propria casa il più a lungo possibile. Ad esempio, l’aver vissuto in quella casa da molto tempo. Sia tra gli uomini che tra le donne, questo motivo si colloca nettamente al quarto posto. Anche la carenza di alloggi e risorse finanziarie adeguate gioca un ruolo importante, secondo gli intervistati. Nel dettaglio, vengono menzionati problemi come la difficoltà nel trovare una casa conveniente e adatta, o una casa senza mutuo. A volte basta un solo motivo, ma spesso è una combinazione di fattori a far sì che non ci si voglia trasferire.
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